È interessante notare come il film inizi con questo personaggio osservato da tutti i punti di vista con così tanti movimenti. Perché? Una ragione, che non è quella narrativa, sta nel fatto che il moderno Cinema, soprattutto americano, per soddisfare gli spettatori fa molto leva sulla presenza dei divi e sul loro potere di attrazione, come ad esempio in questo caso Leonardo Di Caprio, da far vedere in tanti modi diversi e da più punti di vista.
A tale carrellata si alterna una variante sempre in profondità che è quella di precedere il personaggio, seguita poi da un movimento laterale da sinistra verso destra.
Un tipo di carrellata molto diffuso è quella utilizzata per seguire il personaggio e che ci permette anche di esplorare uno spazio. Occorre dire che spesso le funzioni della macchina da presa sono molteplici, correlate fra loro e coesistono nello stesso movimento. In questo caso abbiamo una carrellata in profondità: la mdp non si muove orizzontalmente e parallelamente al personaggio ma in profondità, all’interno della scena, realizzando una sorta di pedinamento del personaggio stesso mentre questi s’inoltra all’interno di un mondo sconosciuto.
In questo filmato, tratto da “The Beach” di Boyle e interpretato da Leonardo di Caprio, abbiamo una serie di classiche e tradizionali carrellate in cui la mdp è letteralmente montata su un carrello a ruote e spinta a mano; si noti che il regista, per descrivere bene il personaggio, in queste scene iniziali del film, gli dedica tante carrellate diverse, a differenza dei film classici in cui i regista, normalmente, segue il movimento dei personaggi con una sola carrellata.