CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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I MOVIMENTI DI MACCHINA
le carrellate in profondità, a seguire o a precedere il personaggio;
le carrellate laterali

tratto da: “The beach” (Danny Boyle, 2000)
È interessante notare come il film inizi con questo personaggio osservato da tutti i punti di vista con così tanti movimenti. Perché? Una ragione, che non è quella narrativa,  sta nel fatto che il moderno Cinema, soprattutto americano, per soddisfare gli spettatori fa molto leva sulla presenza dei divi e sul loro potere di attrazione, come ad esempio in questo caso Leonardo Di Caprio, da far vedere in tanti modi diversi e da più punti di vista.
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A tale carrellata si alterna una variante sempre in profondità che  è quella di precedere il personaggio, seguita poi da un movimento laterale da sinistra verso destra.
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Un tipo di carrellata molto diffuso è quella utilizzata per seguire il personaggio e che ci permette anche  di esplorare uno spazio. Occorre dire che spesso le funzioni della macchina da presa sono molteplici, correlate  fra loro e coesistono nello stesso movimento. In questo caso abbiamo una carrellata in profondità: la mdp non si muove orizzontalmente e parallelamente al personaggio ma in profondità, all’interno della scena, realizzando una sorta di pedinamento del personaggio stesso mentre questi s’inoltra  all’interno di un mondo sconosciuto.
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In questo filmato, tratto da “The Beach” di Boyle e interpretato da Leonardo di Caprio, abbiamo una serie di classiche e tradizionali carrellate in cui la mdp è letteralmente montata su un carrello a ruote e spinta a mano; si noti che il regista, per descrivere bene il personaggio, in queste scene iniziali del film, gli dedica tante carrellate diverse, a differenza dei film classici  in cui i regista, normalmente, segue il movimento dei personaggi con una sola carrellata.
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