CORSO SUL CINEMA
introduzione al linguaggio filmico
LA COMPOSIZIONE DELL'INQUADRATURA
la scala dei piani: il primo e il primissimo piano
il meccanismo del campo/controcampo e la sua funzione espressiva
Viene inquadrato in primo piano ”Hannibal the Cannibal“, interpretato da Anthony Hopkins nel film vincitore di 5 premi Oscar, “Il Silenzio degli innocenti”. Il “primo piano” è un’inquadratura con taglio all’altezza delle spalle in modo che si veda il collo. Il piano ulteriormente ravvicinato del volto che occupa l’intera verticale dell’inquadratura viene detto "primissimo piano". Nello spezzone del film l’avvicinarsi all’obiettivo della maschera di Hannibal moltiplica il suo essere minaccioso. Certamente questi tipi di inquadrature ravvicinate permettono di entrare maggiormente nella psicologia dei personaggi.
Non bisogna trascurare un’altra funzione del primo piano, quella che offre la possibilità di apprezzare meglio l’estetica degli oggetti inquadrati.
Esaminiamo la precedente sequenza: possiamo confrontare il primo piano dell’interlocutrice (o dell’interlocutore) di Hannibal con il primissimo piano di Hannibal stesso. Dall’alternanza delle inquadrature si nota come siano più distaccati i due interlocutori rispetto ad Hannibal che s’impone invece sulla scena, anche con il gusto della provocazione e quasi a sfondare lo schermo di protezione che lo separa dai suoi interlocutori, che di lui hanno timore e quindi stanno ad una certa distanza. Hannibal non ha nulla da perdere, sta in primissimo piano. Questa alternanza dei diversi piani ha notevole forza espressiva: ci dice qualcosa in più sui personaggi, sul loro carattere, sul loro modo di affrontare le situazioni ma anche sulle loro emozioni e sui loro sentimenti.
Proviamo a riflettere non sulla singola inquadratura ma sul rapporto che può essere stabilito fra inquadrature e fra differenti tipi di piano.