Il movimento si arresta quando ritorna ad inquadrare i cowboy e il protagonista del film Thomas Dunson, interpretato da John Wayne; questa scelta può far pensare anche che tale panoramica possa essere stata una inquadratura soggettiva del personaggio; in ogni caso non c’è alcun dubbio circa la funzione esplorativa dello spazio svolta da tale movimento di macchina.
La scena completa si può suddividere in quattro momenti: nella prima inquadratura ci sono i protagonisti della scena e i loro cavalli, poi la mdp, senza staccare e quindi in continuità, comincia a muoversi, per lo spettatore, da destra verso sinistra ci fa vedere una parte di mandria; la quantità del bestiame è così elevata che un unico sguardo, anche se ampio, non potrebbe mostrarcela interamente; occorre un ulteriore spostamento della mdp per avere, da parte dello spettatore, l’idea di tale estensione.
Il movimento di macchina, oltre che per seguire un personaggio o per creare tensione, può avere uno scopo ulteriore, quello di mostrarci un paesaggio o un ambiente e può svolgere, quindi, una funzione esplorativa. Esaminando la scena specifica dello spezzone tratto da un altro film classico del genere western di Hawks, sottolineiamo la panoramica che ci mostra la dimensione sconfinata della prateria e soprattutto la quantità dei capi di bestiame di cui è composta la mandria; questo movimento di macchina è rimasto nella storia del cinema per il suo realizzarsi a 360°. L’entusiasmo con cui i cowboy accompagnano il movimento della mandria è direttamente proporzionale alle dimensioni della mandria stessa ed è motivato dal fatto che si apprestano a compiere un’impresa epica: devono trasferire il bestiame per migliaia di chilometri spostando l’intera mandria da una città ad un'altra del sud-ovest americano.