CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

tratto da: “Ghost Dog” (Jim Jarmusch, 1999)
2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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IL MONTAGGIO
il montaggio discontinuo
la violazione della regola del 30°

Vediamo un altro esempio più recente di montaggio discontinuo e irregolare fatto per creare spiazzamento nello spettatore e per creare atmosfere insolite. In “Psyco” lo scopo del montaggio discontinuo è quello di creare tensione e suspense, mentre in ”Ghost Dog” l’intento è quello di costruire un’atmosfera magica.

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Si osserva che Ghost Dog è stato inquadrato in piedi sul terrazzo, ma in modo che rimanga sempre nella stessa posizione, ripreso sempre di profilo nei confronti dello spettatore. Anche in questo caso il regista, come Hitchcok in Psyco, avrebbe potuto riprendere la scena con un’unica inquadratura per rispettare la continuità dell’azione nello spazio e nel tempo, invece ha scelto di frammentare il gesto in diverse inquadrature che vedono solo leggere variazioni dell’angolazione del punto vista, violando la regola del 30°. Questa scelta avvolge il personaggio in un’atmosfera insolita, con un alone magico.

Quindi nel montaggio discontinuo non c’è mai un avvicinamento o un allontanamento per vedere meglio la figura, l’oggetto, un dettaglio o l’ambiente nella continuità dell’azione che invece viene volutamente spezzata e resa discontinua a scopo spettacolare; la sequenza acquisisce un significato ulteriore che non è solo quello del mostrare l’azione così com’è.

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