CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

tratto da: “Quarto potere” (Orson Wells, 1961)
2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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IL MONTAGGIO
il montaggio proibito: il montaggio interno all'inquadratura

Un altro caso di montaggio, tratto dal film “Quarto Potere” di Wells, è quello che viene definito il “montaggio proibito”, cioè il montaggio che non c’è, il montaggio di cui si fa a meno perché è “tutto interno all’inquadratura”. Non c’è bisogno di creare la scena con il montaggio inteso come unione di più inquadrature, ma le relazioni che si creano fra gli elementi sono costruite sfruttando la spazialità della scena stessa. Nello specifico dello spezzone in esame viene presa in considerazione la scena in cui il cittadino Kane scopre il tentativo di avvelenamento compiuto dalla sua nuova compagna. Tutta la dinamica della vicenda viene ripresa con un’unica inquadratura e il montaggio è all’interno all’inquadratura stessa .

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Quali sono gli elementi che si potrebbero differenziare in inquadrature diverse per un successivo montaggio classico? Intanto il primo piano sul bicchiere con il cucchiaino e la bottiglietta che rimandano all’idea del sonnifero utilizzato nel tentativo di suicidio, poi l’immagine della donna addormentata in campo medio con la testa reclinata che soffre di qualcosa e quindi il campo lungo dell’ingresso di Kane e del suo maggiordomo. Con un’unica inquadratura e un’ampia profondità di campo si creano le relazioni fra gli elementi della scena: il sonnifero, la donna addormentata con la testa reclinata e la preoccupazione di Kane.

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