CORSO SUL CINEMA
introduzione al linguaggio filmico
LA COMPOSIZIONE DELL'INQUADRATURA
il confronto fra le forme contenute nell'inquadratura
L’opera che analizziamo è l’unico film realizzato dall’attore hollywoodiano C. Laughton; racconta la storia di una famiglia di orfani di cui fanno parte i due fanciulli delle scene del filmato che vengono minacciati da un inquietante predicatore, interpretato da R. Mitchum. In questo film, le luci svolgono un ruolo importantissimo e nello specifico il confronto fra le forme non avviene fra ciò che è messo in luce ma fra ciò che viene messo in ombra. Il film di Luaghton e l’uso che fa del gioco con le ombre, del rapporto fra le tenebre e la luce, si ispirano molto all’espressionismo cinematografico tedesco (fine anni ’10 e inizio anni ’20 del secolo XX) i cui registi trovarono che all’interno del film, che allora era ancora muto, si potessero creare dei forti effetti di drammatizzazione facendo scontrare le ombre con le luci.
Queste tecniche furono poi trasferite negli Stati Uniti durante gli anni ’30 da registi che fuggivano dalle persecuzioni naziste. Anche in questo caso osserviamo un confronto/scontro fra misure diverse. Nella scena che analizziamo, a sinistra dell’inquadratura, si pone la sagoma esile del bambino John e a destra l’enorme ombra del predicatore Powell. Il gioco dell’ombra piccola, che a un certo punto sembra sfidare quella grande del reverendo (in un secondo momento sarà l’ombra grande a divorare l’ombra di John) esprime in modo indiretto la tensione del film in cui il reverendo predicatore minaccia e tenta subdolamente di estorcere ai bambini il nome del nascondiglio di una refurtiva, bottino di una rapina.