CORSO SUL CINEMA

introduzione al linguaggio filmico

tratto da: “Ragione e sentimento” (Ang Lee, 1995)
2010 - A cura di Luciano Piazza, con la collaborazione di Silvia Lombardi
Approfondimenti su Wikipedia: il regista, il film
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IL MONTAGGIO
il campo totale
la geometria dello spazio

Pur con una variante, la tecnica fondamentale dello spazio a 180° del Cinema narrativo, con cui si racconta una storia, la troviamo in questo filmato tratto da “Ragione e Sentimento” di Ang Lee del 1995; questo sta a dimostrare che anche nel Cinema moderno tali strategie e logiche del montaggio sono rimaste valide e sostanzialmente immutate rispetto alla loro prima applicazione. La sequenza del filmato si apre con un’inquadratura definita “campo totale” perché comprende l’ambiente in cui si svolge la scena e tutti i personaggi che vi partecipano.

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Si potrà notare come tutta la scena e il relativo montaggio si sviluppino a partire da quella che è la posizione iniziale dei personaggi, usando come termine di riferimento il punto di fuga della prospettiva centrale del campo di partenza, cioè la figura del signor Edward Ferrars, interpretato da Hugh Grant. Si osservi come tutti gli altri personaggi siano inquadrati rispettando quello sguardo centrale e frontale e soprattutto quella spazialità a 180° che non può andare oltre la linea costruita in fondo all’immagine su cui è collocato Ferrars.

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Nei primi piani che si susseguono la figura collocata nel quadro leggermente a sinistra parla guardando con una leggera angolazione alla sua destra, visto che essa stessa è posta alla sinistra del personaggio centrale; l’altra figura, che nella scena è alla destra, sta nel quadro leggermente decentrata a destra e parla guardando a sinistra, e così via con questa logica durante tutta la sequenza. Si capisce quindi come il montaggio abbia una fondamentale incidenza sullo spazio della scena.

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