Abbastanza
insolito per dei ragazzi di terza media!
In effetti, la proposta non è venuta da noi, ma dagli insegnanti che ci
seguono nel lavoro. L'idea è scaturita alla notizia che gli scavi in via
Ordiere farebbero presumere il ritrovamento di un villaggio terramaricolo, proprio
qui nel nostro territorio!
Primo passo per avvicinarci a questo mondo, per noi quasi sconosciuto, l'abbiamo
effettuato ascoltando la testimonianza diretta di Fabio Michinelli, laureando
in archeologia di Solarolo, che ci ha raccontato come in lui siano nate la passione
e l'interesse per la materia.
Altro passo l'abbiamo fatto visitando, con tanto di macchina fotografica, penna
e taccuino, l'aula didattica archeologica,
che già esiste a Solarolo, guidati da Lucio Donati, studioso della storia
locale, nonchè responsabile del museo e presidente dell'Archeoclub di
Solarolo. Ci ha illustrato i reperti più interessanti esposti nelle bacheche,
ci ha anche detto che molti reperti sono ancora da catalogare e ci ha raccontato
come si è arrivati ad effettuare scavi in loco.
Si trattava, a quel punto, di capirci meglio!...tecnicamente parlando.
Navigando nel web, abbiamo visitato il sito
di Montale (PC), ci ha interessato e abbiamo programmato una visita guidata
al villaggio.
Nel frattempo, ci siamo addentrati in qualche esercitazione tecnica, di
osservazione e catalogazione di reperti, (vedi elenco a fianco) supportati
e istruiti da F. Michinelli, ormai nostro avatar; naturalmente la parte più teorica
l'abbiamo ricercata su qualche tomo di archeologia e navigando nel web. Il dott. Lucio Donati ci ha fornito informazioni preziose, testi e manoscritti originali sul ritrovamento
e la scoperta del villaggio dell'Età del Bronzo di via Ordiere e
una videocassetta su un altro villaggio terramaricolo, quello di Poviglio
(MO), decisamente illuminante per le numerose inquadrature, da diversi
punti di vista, del sito archeologico e delle attività lavorative
che svolgevano i terramaricoli.
Il 17 dicembre 2005, ci siamo recati in uscita
didattica a Montale ed è stato molto incentivante per il nostro
lavoro.
Eravamo a buon punto...
Molti testi erano stati digitalizzati, molte immagini scannerizzate. Si
trattava di organizzare il tutto in un sito web: titolo, logo, struttura,
mappa, home page, link ...un ipertesto multimediale, imparando ad usare il
software specifico...ed essendo nel web non potevamo esentarci dal tradurre
tutti i testi in lingua inglese (speriamo bene!). Con fatica abbiamo cercato
prima tutte le parole che non conoscevamo su vocabolari nuovi di zecca, cercando
i significati pertinenti al testo. Forse questa è stata la parte più difficile
del lavoro. Prima di iniziare eravamo sicuri che bisognasse ricopiare la prima
traduzione proposta dal vocabolario.....Invece adesso sappiamo di no! Con l'aiuto
della prof. di Inglese abbiamo cercato di tradurre i testi nel modo più semplice
possibile. Purtroppo non siamo riusciti a tradurli tutti, però siamo molto
orgogliosi di ciò che
abbiamo realizzato. Ci siamo sentiti dei veri traduttori!
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